mercoledì 25 marzo 2009

ricordo di Turi Rovella


Turi Rovella


Per i Giovedì della Galleria Roma,di Siracusa, il 19 Marzo c.a., il Prof. Luigi Amato Docente di Estetica presso l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, ha ricordato nel decennale della morte, - 24 Febbraio 1999 - 24 Febbraio 2009, - la figura di Turi Rovella, poeta,saggista e dialettologo.
Il Prof. Amato,ai soci della Galleria e a quanti sono intervenuti,parlando a braccio,ha iniziato a sottolineare le spiccate qualità umane del ricercatore e del poeta Turi Rovella, una persona e uno studioso di spessore culturale,dalla personalità eclettica,dotato di eloquenza e nello stesso tempo di un’ “ ironia “ che stupiva l’interlocutore,un’ironia naturale e graffiante.
Il Prof. Turi Rovella era nato a Palazzolo Acreide nel 1930,ma vissuto a Siracusa,sin da giovanissimo,si può dire che a Palazzolo Acreide,che a Siracusa,ha respirato l’aria della Magna Grecia, e calpestato il suolo che fu degli Dei.
Un ricercatore che ricercava nelle radici culturali e nelle tradizioni popolari del passato,per guardare al futuro,ed aveva la capacità di “ sentire “ dentro di se i due tempi che trasfigurava nelle opere e nel dialogo con gli amici al Bar del Motel Agip,ora Erg,Bar che da tempo era divenuto il Circolo dove quotidianamente incontrava dal Professore,all’Operaio,dove anche lo stesso Prof. Amato,capitò più volte. Ma Turi Rovella con la sua postura e la dialettica socratica,amava frequentare molto la strada per cercare impressioni,emozioni di prima mano,quella strada molto cara a Henry Miller e a Pasolini,dove attraverso il dialogo,le sensazioni e il discernimento,traeva i propri materiali dello scrivere poetico.
Turi Rovella,poliedrica figura di Intellettuale gramsciano,nella cui personalità confluivano ed erano compresenti la classicità del Mondo Greco,con i suoi Miti e i suoi Archetipi,e la dimensione dell’arte Apollinea e Dionisiaca,il tutto trasfuso nella sua produzione culturale di poeta,saggista e filologo.
Era un siciliano di razza,continua a dire il Prof. Amato,una “ forza del passato “, che già da giovane e intorno al 1954,fondò un circolo di Intellettuali a Pozzallo (RG),dove insegnava e dove creò “ la Baracca “ , una casetta di legno di colore rosso,dove si riunivano gli Intellettuali del luogo,dove venivano dibattuti i temi della letteratura e della politica,e dove fondò il primo “giornale parlato “ dal titolo: Arà, un foglio politico e di satira che si scagliava conto lo strapotere politico della Democrazia Cristiana. Da questa sua iniziativa pare abbia attinto Danilo Dolci per poi fondare la prima radio libera. Dopo questa esperienza politica,fu eletto Consigliere Comunale nelle liste del PCI.
Turi Rovella era un poeta che viveva la sua vita poeticamente,uno spirito creativo e vitale,nel 1960 pubblica, Casi - liriche siciliane,con cui vinse il Premio Enel, nel 1965, Scogghi Curaddini,nel 1970, A fortuna è na fimmina bbedda, A funtana ra ricchezza, U miraculu,nel 1971, Incontro, Dimensioni, nel1973, con una lunga poesia dal titolo “ Casalino “, vince il premio Lanciano di poesia dialettale,di cui scriverà una nota il critico letterario Mario Sansone, nel1975, pubblica Come parlavano i Siracusani cento anni fa, Maura Morrone Editore,nel 1983, A megghiu parti – 130 Sonetti siciliani,nel 1993, l’Onomastica dei cognomi della Provincia di Siracusa, AICS, dal 1994 al 1998,pubblica alcuni quaderni di poesia tra cui, Xiumara,Siracusa Omerica,La storia di l’amuri,Te calliste,Ditirammu,Austari,Azuletu,Triali,Amurusanza, Sunetti felici.
La sua lingua,il suo dialetto,quindi la sua poesia è ricca di conoscenza e di riferimenti culturali,filosofici, esoterici, alchemici, astronomici,mistici,astrologici,politiche,in cui la parola si risolve nella bellezza,nel suono musicale,nell’incanto,nell’ironia,e a volte nella satira graffiante,nei confronti del conformismo culturale e del progresso vuoto e senza cultura del presente.
I suoi riferimenti poetici erano,Giuseppe Gioacchino Belli, Carlo Porta, Trilussa …
Le Università di Palermo e di Catania,hanno iniziato da tempo a dare agli Studenti, delle tesi di laurea sulla figura e l’opera di Turi Rovella. La prima tesi è stata fatta nel 2007,da Francesca Di Cesare,sui Sonetti inediti,con relatore il Prof. Salvatore Riolo,dell’Università di Catania,inoltre,sempre a detta del Prof. Amato,e sempre con le Università,a presto saranno fatte due pubblicazioni,tra le tante opere inedite che stanno nei cassetti,custoditi gelosamente dalla figlia Aretusa,che ha ereditato la vena poetica del padre,opere che hanno per titolo per esempio, I fedeli d’amore,che sono degli studi sulla poetica esoterica del duecento siracusano, Io e Omero,è un saggio sull’Odissea di Omero,I quaderni di poesia,Breve storia del linguaggio di Sicilia,Euripidea,scritti sul teatro greco, Il sottodialetto di Palazzolo Acreide,Nei cunti della commedia dell’arte,Teatro, e i quasi duemila e cinquecento sonetti.
Turi Rovella era un soggetto politico di formazione gramsciana,di conseguenza oltre ad avere conoscenza e carisma,oltre a dividere il “ pane “ dei saperi della cultura quotidiana con gli altri, sentiva il dovere civile di intervenire nella realtà politica per cambiarla,infatti,si presentò due volte alle elezioni nazionali per il Senato della Repubblica,con la lista Noi Siciliani, e alla seconda candidatura non venne eletto Senatore, per soli quattrocento voti.
Dopo la conferenza del Prof. Luigi Amato,l’Attrice Lalla Bruschi ha reso omaggio a Turi Rovella,leggendo una bellissima poesia dal titolo: Ortigia, molto cara all’Autore e alla stessa Bruschi.
Su di Lui e la sua Opera,hanno scritto: Mario Sansone,Ester Monachino,Giuseppe Raudino,Giovanni Ruffino,Piero Fillioley,Corrado Cartia,Loredana Faraci, …





Noto,24 Marzo 2009
Roberto Bellassai



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