giovedì 21 maggio 2009

Che cosa sei, uomo? In verità non ti conosco



Galleria Roma
via Maestranza 110 Siracusa
per i giovedì della galleria

Che cosa sei, uomo?
in verità non ti conosco
conversazione di Maria Teresa Asaro
28 maggio ore 18,30
Che cosa sei, uomo?
In verità non ti conosco.
So però che il significato di un uomo non va ricercato in ciò che egli raggiunge, ma in ciò che vorrebbe raggiungere. Come l’acqua, egli si adatta ai mutamenti della vita…l’uomo non è niente altro che quello che progetta di essere; non esiste che nella misura in cui si realizza; non è dunque niente altro che l’insieme dei suoi atti, niente altro che la sua vita.
Ciò di cui io ho veramente bisogno è di chiarire nella mia mente ciò che devo fare, non ciò che devo conoscere, pur considerando che il conoscere deve precedere ogni azione. La cosa importante è capire a cosa sono destinato…il punto è trovare la verità che è vera per me, trovare l’idea per la quale sono pronto a vivere e morire.
Stabilisci le tue priorità: il resto è solo sabbia…
Vita, morte, morale, amore, dolore…riflessioni filosofiche tra ‘800 e ‘900.

Poesie d'Amore


Palazzo Impellizzeri
via Maestranza 99 Siracusa
Poesie d'Amore
versi di poeti contemporanei

giovedì 21 maggio ore 18,30



L’incanto della Poesia

“Credo che la poesia abbia un gran ruolo nel cambiamento delle società, non è un ruolo pratico, nel senso che non è la poesia che cambierà il mondo, ma può aiutare l’essere umano a trovare le strade giuste per farlo.” -
Adonis (Qassabīn, Siria, 1930) è un poeta e saggista di origine siriana ma di cittadinanza libanese.__
L’edizione di “Poesia d’amore” di quest’anno, siamo giunti alla quarta manifestazione, lascia la piccola saletta di Galleria Roma, divenuta troppo stretta per contenere poeti e pubblico, per trasferirsi a Palazzo Impellizzeri, due passi più in là sulla stessa via Maestranza, due passi avanti anche per il successo di questo evento. Galleria Roma continua il suo cammino anche lungo la strada della poesia, raccogliendo via via compagni di viaggio sempre più numerosi. Come la melodia incantata del flauto magico (nel nostro caso l’incantatore è l’amico Amedeo Nicotra), la poesia rapisce e cattura chi, anche solo un poco, apre il suo cuore alla musica delle parole.
Le parole ed il silenzio, il bianco ed il nero, ciò che è vero e ciò che è falso, ciò che semplicemente è e ciò che non è perché non esiste. La poesia restituisce niveo e intatto il senso dei sentimenti che fluiscono attraverso il linguaggio scritto, stabilisce attraverso il senso delle parole il contatto tra esseri umani, nessuno escluso, misurando con sconcertante precisione il rapporto dell’uomo con la vita e il proprio divenire.
Gli artisti di Galleria Roma lanciano anche quest’anno, ancora una volta, il loro richiamo ai poeti per l’adunata di un esercito armato solo della forza delle parole contro il potente nemico della futilità e della volgarità come ci ha insegnato Montale.
Nella sala delle conferenze di Palazzo Impellizzeri si celebrerà quindi il rito della poesia: le luci si spegneranno, il vocio si placherà, si ascolterà il silenzio e poi le note di una melodia riempiranno il buio e accompagneranno fianco a fianco il suono delle parole che, una dietro l’altra, come gocce di una fresca pioggia d’estate cadranno sulla polvere che rende opaco il mondo, laveranno i nostri cuori se solo lasceremo che il senso della poesia ci pervada.

Salvatore Zito
Presidente dell’Associazione Culturale
Nuova Galleria Roma

lunedì 11 maggio 2009

Origine dei siciliani e della loro lingua.




Galleria Roma
via Maestranza 110 Siracusa
per i giovedì della galleria

Origine dei siciliani e della loro lingua.
conversazione a cura di Alfredo Rizza
14- maggio ore 18,30
Giovedì 14 maggio alle ore 18,30 presso i locali della Galleria Roma Alfredo Rizza parlerà dell' Origine dei siciliani e della loro lingua.

Storici,sociologi,antropologi ed etnologi hanno da sempre intuito la diversità e le stranezze del popolo siciliano. Hanno tentato di classificarlo chiamando in causa tutte le influenze che hanno esercitato i popoli conquistatori a cominciare dai greci. Più indietro nel tempo non si sono spinti perché il dato storico-letterario e quello archeologico non li ha sostenuti. Negli ultimi decenni i glottologi hanno fatto ricorso alla linguistica con risultati distorti a causa di alcune parole presenti in una epigrafe sicula che apparentemente sembravano riconducibili al mondo protogreco e a quello protolatino. In realtà quelle stesse parole sono attestate perfettamente nella lingua Sanscrita appartenente al ceppo indoario. Le persone che un tempo venivano catalogate ignoranti e che non ebbero la fortuna di studiare ancora oggi parlano la loro lingua ma sono in fase di estinzione. Dalla comparazione tra siciliano e sanscrito emerge un sorprendente imparentamento quasi speculare. Infatti ,la parola abbiari ovvero gettare in sanscrito è data da Abyas ed ha lo stesso significato; la parola priatu che vuol dire essere contento in sanscrito si dice Prina o Prita e corrisponde ad essere soddisfatto; la parola arabbattarsi che vuol dire incominciare a darsi da fare in sanscrito è data da Arabh e vuol dire iniziare o incominciare; la parola abbanniari in sanscrito è data da Bhan e che vuol dire gridare ad alta voce. In sostanza più di duecento parole risultano perfettamente identiche a quelle Sanscrite e stranamente non corrispondono né con il latino né con il greco,lingue che non sono mai entrate nella specificità siciliana. Il decifratore della grande scoperta è stato il prof. Enrico Caltagirone di Centuripe mentre Alfredo Puzza ha acclarato e certificato la scoperta rivelando e raccogliendo il patrimonio linguistico che si nasconde nei meandri della più nobile e della più aristocratica lingua che ha dato i natali a tutte le lingue europee.

Alfredo Rizza è un cultore appassionato delle civiltà del passato.
Ha indagato i sistemi ingegneristici delle strutture difensive e delle costruzioni templari.
A tal proposito ha elaborato un saggio sul castello Eurialo proponendo una nuova originalissima teoria. Ha aderito sin dal 1982 all’Archeoclub d’Italia trattando nella sua sede argomenti di natura archeologica ed architettonica. E’ un autodidatta. Da circa un decennio segue gli studi glottologici del centuripino professore Enrico Caltagirone,il solo che abbia decifrato tra un vastissimo stuolo di ricercatori , la lingua degli etruschi e quella dei siculi. Alfredo Rizza, dalla comparazione etimologica con l’etrusco ,ha dedotto l’imparentamento del siciliano con la lingua Sanscrita appartenente al ceppo delle lingue indoarie e conseguentemente ha predisposto un testo quanto mai avvincente, preludio per ulteriori ricerche già abbondantemente acquisite.

sabato 9 maggio 2009

ASTROLOGIA E RELIGIONE




Mercoledì 13 maggio alle ore 18,30 presso i locali della Galleria Roma di Siracusa , Andrea Italia studioso di scienze umanistiche, parlerà di:
ASTROLOGIA E RELIGIONE .
L’astrologia si è sempre fusa con la religione anche perché l’antico uomo che, sollevando il capo, contemplava il Sole e la Luna, i fenomeni atmosferici e il cielo stellato, stabiliva un rapporto istintivo tra l’alto, indipendente dalla sua volontà, e il basso, sul quale esercitava una relativa influenza e dominazione. Sicché fu spontaneo che l’alto divenisse per lui un attributo della divinità.

Andrea Italia inizierà la conversazione parlando dei concetti a volte poco familiari alla massa quali lo Zodiaco, gli Assi, i Segni ed altro e soprattutto circa la "Ratio" che si cela dietro tali Meccanismi. Quindi passerà all'indagine dei legami e delle connessioni tra Astrologia e Religione ed in senso più vasto tra vita e religione, allargando la conversazione ai concetti di religioni e filosofie orientali, importanti ai fini di una più completa comprensione del nesso esistente tra Astrologia, e quindi vita, e Religione .

lunedì 4 maggio 2009

VITRUVIO De Architectura




Galleria Roma
via Maestranza 110 Siracusa
per i giovedì della galleria

Vitruvio: De Architectura
conversazione a cura di
Salvatore Rapisarda
7- maggio 2009 ore 18,30

VITRUVIO - De Architectura
Trattato in dieci libri dell’età augustea

Il trattato di Vitruvio espone i concetti primari dell’architettura e le relative definizioni ancora valide nel panorama culturale del XIX secolo.
L’opera giunge a noi dopo essere sopravissuta ai continui attacchi mossi dalla “cultura del dubbio” e della non certezza di matrice illuminista, sino al totale rifiuto espresso dal Movimento Moderno nei primi anni del Novecento
Per riavere un senso oggi, il trattato si dovrebbe rileggere riconoscendo quei valori di universalità concettuale che contiene, superando la pedissequa interpretazione di manuale degli stili e delle regole considerate pedanti, anacronistiche e sorpassate.
Si dovrebbe intendere non come un manuale tecnico scientifico ma come testo umanistico operante che racchiude la sintesi metodologica delle relazioni concettuali e strumentali volte all’acquisizione dell’armonia compositiva.
Un’attenta rilettura dovrebbe condurci a riconsiderare i valori insiti nei concetti espressi da termini umanistici universali che appartengono ai valori estetici della bellezza armonica.
Ricerca e proiezione di bellezza, dove l’architettura e l’architetto sono protagonisti nell’applicazione di un codice plurisecolare che nei cicli storici ha saputo esprimere il classico, apice della ricerca estetica perfettamente equilibrata e rifusa nei valori estetici ordinati.

Salvatore Rapisarda